Franceschini, consorte e i conflitti d’interessi.
Avete sentito cosa sta accadendo tra Fedez e il Ministro Dario Franceschini? Provo a spiegarvelo meglio e a raccontarvi qualcosa che molto probabilmente non sapete.
Ai margini di una conferenza sui “diritti d’autore” il rapper milanese ha dichiarato che l’applicazione di una direttiva europea, che andrebbe ad aprire il mercato dei diritti d’autore, non vede la sua applicazione, ed il Governo davanti a tale direttiva ha fatto orecchie da mercante. Il motivo? “Andate a vedere che lavoro fa la moglie di Franceschini”, ha rilanciato Fedez. Ed ecco il punto di contatto tra me e l’artista. A marzo mi attivai per chiedere chiarimenti al Ministro su questa faccenda.
La moglie di Franceschini lavora in una Fondazione appartenente ad una Holding che gestisce un patrimonio immobiliare molto importante e in questo patrimonio rientrano anche delle proprietà di SIAE, società che detiene il monopolio dei diritti d’autore e contro la quale sembra esserci stata una linea troppo morbida, nonostante la direttiva europea che richiede l’abbattimento della situazione di monopolio.
La signora Di Biase, moglie di un Ministro, ed il suo ruolo in Sorgente, potrebbero effettivamente rappresentare un conflitto d’interessi?
L’ho chiesto tre mesi fa, quando interrogai il Ministro Franceschini per chiedere delucidazioni in merito all’assunzione della moglie nel gruppo Sorgente. Sorgente Group SpA è una holding attiva nei settori immobiliare e della finanza; il patrimonio immobiliare posseduto dai fondi e dalle società controllate, sommato a quello gestito è di oltre 5 miliardi di euro. Il titolare di Sorgente Group SpA è Valter Mainetti, lo stesso della fondazione Sorgente.
La moglie di Franceschini è stata assunta nella Fondazione omonima, dove è stata inquadrata alle relazioni esterne. Di fatto i consorti lavorano a stretto contatto, perché la fondazione si occupa di arte e cultura. I finanziamenti privati in agevolazione fiscale alla Fondazione Sorgente ammontano, stando agli ultimi documenti ministeriali, a circa 2 milioni di euro all’anno.
Al di la della diatriba sui diritti d’autore ed il presunto collegamento con SIAE, non sarebbe opportuno caro Ministro Franceschini utilizzare maggiore chiarezza?
Non sarebbe il caso di affrontare con trasparenza la questione diritti d’autore e chiarire qualsiasi possibile situazione di conflitto d’interessi che potrebbe coinvolgere la sua persona e la propria consorte?
Io e milioni di cittadini attendiamo risposte alle domande a cui non è stato dato seguito nella mia interrogazione parlamentare.