Il libro tratta dei retroscena del discorso che il deputato del M5S ha sostenuto al Meeting di Rimini nell’agosto 2015.
Mattia Fantinati, ingegnere veronese, è divenuto famoso proprio per la critica mossa dal palco di Rimini contro Comunione e Liberazione. Con questo discorso, che ha registrato oltre 6 milioni di visualizzazioni, Fantinati ha infranto un tabù della politica italiana: dire le cose come stanno e condannando guardando in faccia, un sistema sbagliato e per nulla cattolico.
Proprio in quell’agosto 2015, per la prima volta un esponente del Movimento era stato invitato alla kermesse di Comunione e Liberazione, dove sono ospitati ogni anno i politici più importanti del momento, sia di destra che di sinistra. La decisione di Fantinati di accettare l’invito era stata dapprima contestata dai sostenitori del M5S. Nel libro si spiega l’incredulità iniziale per le critiche mosse ma fa emergere, in ogni riga, la determinazione di fare politica manifestando il disappunto nei confronti di un sistema che nessun parlamentare aveva mai osato contestare prima.
Sul palco di Rimini, Fantinati fu fin dalle prime parole, severo e critico nei confronti della platea del Meeting, attaccando di fatto una lobby di potere interessata a controllare sanità, scuole private cattoliche, università e appalti pubblici.
Nulla di simile si era mai visto prima e, proprio per questo motivo, il discorso venne apprezzato immediatamente dalla gente e condiviso in rete, riscuotendo un successo tale che Fantinati, tutt’ora, riceve elogi per quanto detto sia sui social sia durante i dibattiti che presenzia.
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